lunedì 23 marzo 2009

Kendall, l'estro degli orsi

«Quando la gente mi chiede che genere di musica faccio, non ho davvero idea di cosa rispondere. Non credo che la musica debba per forza seguire una ricetta precisa. Se funziona, funziona e basta. Per me è importante soprattutto l’aspetto creativo. La sostanza di base di una buona canzone, come carne e patate per un pasto nutriente, sono la melodia e i contenuti testuali.»
Sono parole di Kendall, uno dei musicisti dichiaratamente ursini americani più popolari e versatili. Un mondo musicale che per noi europei (e soprattutto italiani) è del tutto sconosciuto. La Woobie Bear Music, etichetta musicale fondata dall’intraprendente Greg Hudson, dà voce da anni a una folta scuderia di musicisti dediti alle più varie sonorità e forme di spettacolo, ma tutti accomunati da una connotazione omosessuale orgogliosamente ursina. Il nome stesso scelto per la compagnia, “Woobie”, è una parola che potremmo tradurre “genere di conforto”, ma che si può intendere anche come “animaletto di peluche” o “orsacchiotto”. Insomma, la mitica coperta di Linus. Un abbraccio da orso che la Woobie Bear Music offre a un’ampia fetta di pubblico, gay ed etero, con una serie di proposte musicali che spaziano tra i generi più diversi.
Tra i personaggi proposti dalla Woobie Bear Music, Kendall emerge decisamente per il suo senso dello spettacolo. Negli ultimi anni ha suonato in numerosi eventi musicali gay bear, apparso come modello su riviste (soprattutto “100% Beef”), pubblicato album di inediti e retrospettive. Il video del brano “Hip Hop Dykes” (in cui Kendall descrive la vita delle lesbiche della sua città) ha vinto il Flower City Shorts Program presso il Rochester Gay & Lesbian film festival. E’ questa la particolarità di Kendall. Al di là della musica, dimostra un talento visivo spettacolare che fa di ogni suo clip un piccolo evento all’interno della comunità ursina. “Flesh”, video ripetutamente censurato da Youtube, è un piccolo gioiello di erotismo musicale. L’ursinità stessa, attraverso la musica e le immagini orchestrate da Kendall, è descritta minuziosamente in tutti i suoi diversi aspetti. L’eros, la giovialità, la voglia di vivere, il bisogno di lasciarsi andare, e l’allegria, spesso sardonica. Nei suoi brani Kendall ha affrontato argomenti sociali non indifferenti, come la questione del matrimonio omosessuale, e ha regalato scherzi vivaci di grande impatto visivo e armonico. Possiamo dire che più di altri, il personaggio Kendall esprime in modo definitivo l’idea dell’orso gay con ironia e passione in uguale misura. Trasformista sulla scena, abile affabulatore, i suoi spettacoli sono un mix tra concerto e happening teatrale. Insomma... Kendall. Un fenomeno carismatico che in Italia possiamo conoscere solo di riflesso, attraverso i video non bollati da una censura sempre più galoppante e tra le maglie della generale indifferenza. Considerati gli infami fasti del festival di Sanremo 2009, oggi abbiamo un motivo in più per sentirci arretrati e soli. Grazie, quindi, alla Woobie Bear Music. Grazie a Greg Hudson, a Kendall e agli altri artisti bear, impegnati a sdoganare un sentimento musicale che, lungi dal rappresentare un ghetto, ha in realtà valore di divulgazione e rappresenta un inno per una vita più libera.

Collegamento: Kendall: Flesh







I Link di Kendall

http://kendallshead.com

http://www.youtube.com/user/biggaykendall

http://www.woobiebearmusic.com/

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