L’ho scoperto tardi, ma vale comunque la pena di parlarne. “Tenacious D e il destino del Rock” (“Tenacious D: the Pick of Destiny” il titolo originale) è un film del 2006 (ma in Italia è uscito all’inizio del 2007). Consacrazione cinematografica del duo musicale formato dagli attori rocker Jack Black e Kyle Gass. Sì, perché in questo demenziale (e straordinario) film, per quanto difficile a credersi, c’è anche qualcosa di autobiografico. Una vera chiamata alle armi per gli amanti della buona musica, per i cinefili in vena di buonumore e per gli orsomaniaci d.o.c.
Non è un segreto, soprattutto per i lettori di “WOOF!”. Io ADORO Jack Black. Non avevo ancora scoperto, però, il suo talento di rocker e di cantante, davvero strepitoso. Altrettanto carisma comico-ursino-musicale è da riconoscere al suo degno compare d’armi: il grande (sotto tutti i punti di vista) Kyle Gass. Meno noto del collega sul grande schermo (in “Friends” è stato il rapinatore in cui Phoebe riconosceva un compagno di malefatte giovanili), in patria è noto soprattutto come musicista. Questa divertente pellicola sta provvedendo finalmente a fare emergere il suo largo profilo anche oltre oceano. Questi due grossi ragazzi hanno fatto del rock goliardico la loro bandiera, mescolandolo con il metal e il country rock. La loro musica è un frullato di oscenità (i testi delle canzoni sono incredibili) e spumeggiante comicità da guitti. Il risultato è uno spettacolo travolgente, e il film “Tenacious D e il destino del Rock” è un ottimo modo per fare la loro conoscenza.
Pervasa da un’atmosfera tanto epica quanto comica, la storia della band si tinge di buffo esoterismo quando un venditore di dischi (un irresistibile Ben Stiller in versione rockettara) racconta loro la leggenda del Plettro del Destino. Un magico plettro derivato da un dente del diavolo che conferisce un tocco geniale a qualunque chitarrista. C’è un solo problema. Il plettro in questione è custodito nel Museo della Storia del Rock. Non che per i nostri paffuti (e cazzuti) anti-eroi la cosa rappresenti un vero problema. Il film si avvale anche di una serie di camei di lusso. Il già citato Ben Stiller, la rock star Meat Loaf (Eddie nello storico "Rocky Horror Picture Show") nella parte del religiosissimo padre di Jack, e un irriconoscibile Tim Robbins (mentore di Jack Black nella vita) nel ruolo più lercio della sua carriera. Notevoli le apparizioni di altre star musicali, come Ronnie James Dio (Black Sabbath) e Dave Grohl ( Nirvana, Foo Fighters) nella parte di Satana.
Parzialmente imparentato con South Park (e alla comicità di Trey Parker e Matt Stone in generale) per quanto riguarda dialoghi sboccati e risvolti surreali, la pellicola scorre leggera e lisergica sul filo della musica e dell'umorismo. Notevole la coloratissima scena animata in cui Black, sotto l'effetto di funghi allucinogeni, incontra il Sasquatch, apprendendo che questi è il suo vero padre. il film è diretto da Liam Lynch, e quasi tutte le canzoni sono composte dai due simpatici orsi protagonisti. Un piccolo gioiello da scoprire e godere con le orecchie e con gli occhi.
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