UN'INTRODUZIONE AL " BEAR BOOK – Readings in the History and Evolution of a Gay Male Subculture "
di Francesco Macarone Palmieri (Warbear)
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DOMANDE: WHAT IS A BEAR?
di Francesco Macarone Palmieri (Warbear)
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DOMANDE: WHAT IS A BEAR?
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Il capitolo numero cinque, scritto da Robert Ridinger, un antropologo culturale dell’Università dell’Illinois, è dedicato allo sviluppo della cultura ursina, letto in una quadruplice prospettiva: storica, sociologica, antropologica ed estetica. Il sesto contributo è dato da Robert Ridinger, un docente di Social and Cultural Studies a Berkley. Esso tratta del precedente tema, dedicandosi all’identità ursina come un fenomeno di attraversamento sociale o socialmente obliquo, riflettendo sull’estetica proletaria-blue collar dell’orso come una forma di feticizzazione sessuale. Concludendo la prima sezione, che dissotterra e scandaglia le radici del movimento, si entra in una successiva dedicata strettamente all’immaginario ursino. Il capitolo sette mostra una profonda analisi di contenuto induttiva sui modelli estetici americani dominanti rappresentati in vecchi e nuovi media, partendo dai modelli mainstream per arrivare ai media prettamente inerenti alla scena degli orsi. Questo saggio è stato elaborato da Philip Lock, uno specialista di analisi mediatica nonché scrittore di fiction ursina su "bear magazine" la testata di riferimento del panorama editoriale del movimento. A seguire, Rychard G. Powers, un filosofo free lance, focalizza l’idea dell'orso" come un uomo, sessualmente orientato verso lo stesso genere, che entra in contatto con la sua vera natura rompendo le barriere di condizionamento sociale agenti nel panorama omosessuale dominante. Egli poggia la sua analisi sul tema del "natural man", tratta dal mito greco del "green man", definendo successivamente il "beardom" come il suo "safe space" o spazio sicuro di socialità, sessualità e cultura ursina. L’identità estetica degli orsi può esser ironicamente e profondamente giocata su un nuovo linguaggio codificato, definito da Bob Dohuane, uno degli orsi che più ha lanciato la prima ondata del movimento in rete creando ciò che oggi è definito il Cybearspace tramite la "BML" (Bears Mailing List) e il sito "Resources4bears" (il più grande ipertesto informativo sugli orsi, con una grossa credibilità e partecipazione ursina). Ultima, ma non inferiore in termini di importanza, nella sezione "bears images" troviamo una grossa intervista con Jhon Rand, uno dei primi fotografi di orsi negli Stati Uniti che vanta un carnet enorme di pubblicazioni in molteplici testate quali "BulkMale"; "Bear"; "American Bear".
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