domenica 11 aprile 2010

Gli Orsi Vichinghi di Terry Richardson

Il mio primo incontro con le foto di Terry Richardson risale al Giugno del 2005, e alla mostra Kibosh, presso lo spazio espositivo Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, in via Garraffello, nel cuore della  Vucciria a Palermo. L'evento apriva, quell'anno,  FARM, il ciclo di appuntamenti dedicati a grandi personaggi dell'arte contemporanea che fino a quel momento aveva avuto sede nell'albergo-masseria di Butera, in provincia di Caltanissetta. La mostra di Richardson era riservata a un pubblico selezionato, munito rigorosamente di invito. Né avrebbe potuto essere diverso, visto l'esplicito divieto ai minori del sex-project presentato dal fotografo statunitense.

Richardson è un noto creativo per molti marchi dell'alta moda, tra cui Gucci e Levi's, per cui ha firmato campagne pubblicitarie tra le più trasgressive e censurate. Kibosh rappresentava forse una delle vette di provocazione più alte messe a punto da un artista spesso definito narcisista ai limiti dell'esibizionismo. Animato da una pulsione autobiografica che ricorda per molti aspetti gli eccessi letterari di un Charles Bukowski, ma usando il mezzo diretto della fotografia.  Richardson non ha mai avuto riserbo nel catapultare il proprio stesso corpo nudo nel vortice delle foto scattate a donne e transessuali con cui faceva sesso. Il suo pene, il liquido seminale e le nudità fotografate con eleganza impietosa, volta a far sentire carne, sudore e sperma fin sulle pupille dei visitatori, erano i punti cardinali di una giostra sessuale vertiginosa. Un'arte fotografica sicuramente non per tutti, dove pornografia e invenzione visiva si fondono definendo nuovi confini all'estetica. Qualcosa che, in quel Giugno del 2005, risultava davvero fuori  contesto nel quartiere popolare palermitano.  Realmente insolito, provocatorio, e per questo vivo, interessante.

Oggi, sulla rivista VICE, Terry Richardson esplora un  altro aspetto trasgressivo del sesso e della gioia  della carne. E lo fa con il servizio fotografico intitolato BEARS VS. VIKINGS. Richardson, stavolta,  denuda gli Orsi, e li riveste di leggenda, con  l'odore dell'acciaio, delle pelli conciate, e di costumi barbarici che incorniciano l'opulento nudo ursino come confortanti coperte. Un maestro della  trasgressione come Terry Richardson non poteva  lasciarsi sfuggire un soggetto così affascinante. E lo tratta con ironia, grazia e persino in modo affettuoso, regalando ai suoi appassionati un ennesimo capolavoro.










PHOTOS BY TERRY RICHARDSON
Costume design and styling by Wendy Wright at New York Costumes
Studio manager: Seth Goldfarb. Photo assistant: David Swanson
Studio interns: Nick Sethi, Nicole Tappa. Grooming: Dennis Lanni
Models: Bill, Carmine, Eric, Gregg, Jim, Liam, Robert, Ryan, Stephen
Dressing/Extra Styling/Essential Help by Marcelo Sebá



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