«Un uomo nudo?! Ma che schifo! Arriva la polizia! Acciuffatelo, amici!»
Queste parole, recitate con voce stridula da checca isterica, hanno stigmatizzato per mesi la deliziosa performance dell'orso in perizoma che ha corso nudo nei televisori di tutta Italia. Stiamo parlando ovviamente dell'ormai celeberrimo spot della Punto Fiat Multijet. Il teatro è lo stadio di San Siro dove ferve una partita. A un tratto, uno splendido orso si precipita in campo correndo con indosso solo un succinto tanga scarlatto. Insomma, con le chiappe al vento. E' bellissimo, ma nessuno sembra notarlo più di tanto. Il senso dello spot è quello dell'incredulità punita. Il protagonista si era impegnato a correre nudo allo stadio se la nuova auto diesel della Fiat non fosse stata all'altezza delle prestazioni promesse. Ha scommesso e ha perso. Paga ammenda mostrando a tutti le sue forme pelose. La campagna pubblicitaria si propone come sovversiva dei più classici canoni televisivi. Al posto della top model di turno c'è un uomo seminudo. E non un indossatore palestrato, ma un uomo ordinario, del genere che in molti reputano ancora goffo e sgradevole. Ancora una volta, quindi, la pretesa rivoluzione non c'è stata, e il «Ma che schifo!» dello scheccheggiante speaker ci riporta ai soliti, frusti cliché. Peccato, perché Antonello Di Carlo, il trentaquattrenne di San Salvo che ha accettato di spogliarsi per la Fiat, è davvero un uomo molto sexy. E forse, sotto sotto, lo sa anche chi ha prodotto lo spot. Non a caso, infatti, il simpatico Lello è stato scelto tra centinaia di aspiranti testimonial.
Queste parole, recitate con voce stridula da checca isterica, hanno stigmatizzato per mesi la deliziosa performance dell'orso in perizoma che ha corso nudo nei televisori di tutta Italia. Stiamo parlando ovviamente dell'ormai celeberrimo spot della Punto Fiat Multijet. Il teatro è lo stadio di San Siro dove ferve una partita. A un tratto, uno splendido orso si precipita in campo correndo con indosso solo un succinto tanga scarlatto. Insomma, con le chiappe al vento. E' bellissimo, ma nessuno sembra notarlo più di tanto. Il senso dello spot è quello dell'incredulità punita. Il protagonista si era impegnato a correre nudo allo stadio se la nuova auto diesel della Fiat non fosse stata all'altezza delle prestazioni promesse. Ha scommesso e ha perso. Paga ammenda mostrando a tutti le sue forme pelose. La campagna pubblicitaria si propone come sovversiva dei più classici canoni televisivi. Al posto della top model di turno c'è un uomo seminudo. E non un indossatore palestrato, ma un uomo ordinario, del genere che in molti reputano ancora goffo e sgradevole. Ancora una volta, quindi, la pretesa rivoluzione non c'è stata, e il «Ma che schifo!» dello scheccheggiante speaker ci riporta ai soliti, frusti cliché. Peccato, perché Antonello Di Carlo, il trentaquattrenne di San Salvo che ha accettato di spogliarsi per la Fiat, è davvero un uomo molto sexy. E forse, sotto sotto, lo sa anche chi ha prodotto lo spot. Non a caso, infatti, il simpatico Lello è stato scelto tra centinaia di aspiranti testimonial.
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