martedì 7 dicembre 2004

L'ORSO E' SERVITO, DOTTOR FRANKENSTEIN

Scopriamo insieme l'arte del morphing di Grizzly Boots e i fenomeni umani del suo bizzarro sito web

Se i sogni son desideri, come cantava Cenerentola nel classico di Walt Disney, il computer è sempre più simile a una moderna lampada di Aladino. E se difficilmente, sfregando il mouse sulla scrivania, vedremo apparire un genio pronto a trasformare in realtà ogni nostro capriccio, sicuramente possiamo dare ai nostri desideri un corpo e uno spessore che prima (perdonate il gioco di parole) potevamo solo sognarci.
Il cinema degli ultimi decenni, per esempio, ha fatto larghissimo uso di effetti speciali che il computer è andato rendendo sempre più perfetti. Sullo schermo è stato possibile materializzare creature fantastiche un tempo affidate a trucchi artigianali. Di recente abbiamo potuto vedere un Hulk, mai così incredibile, sfrecciare nel cielo spinto dalla forza dei suoi possenti balzi. La sua massa muscolare crescere ogni qual volta il colosso si infuriava. Ma esistono anche altre forme di spettacolo, altre strade del divertimento e del fantastico cui le nuove tecniche possono essere applicate. E’ il mondo dell’eros, nello specifico quello gay bear, se n’è accorto già da un po’.
Il sito americano www.gbmorphs.com – spiega lo stesso webmaster GB (che sta per “Grizzly Boots”) nella nota di apertura – nasce dall’esigenza di dare più spazio a quello che era nato come un gioco all’interno di un gruppo Yahoo!, uno dei tanti club sul web dove ci si scambia messaggi, immagini e altro. Il sito web, curatissimo dal punto di vista grafico, è dedicato a quanti sognano un uomo possente fuori della norma. Figure maschili idealizzate che nascono dall’incontro tra le foto di bellezze reali e l’uso malizioso del morphing al computer.
«Avevo iniziato a giocare con il morphing solo per divertirmi un po’,» confessa GB, sempre nel messaggio di apertura del suo sito. «E’ bastato creare il gruppo Yahoo! Per scoprire che c’è un sacco di gente che se la spassa nel vedere comuni mortali trasformati dal computer in fenomeni superumani. Il sito è nato per dare più spazio al mio lavoro, ma anche a opere di altri appassionati».
La ricchezza dell’archivio ci conferma che si tratta di una vera passione. Non solo. Dimostra che il risultato finale non è un semplice gioco, ma qualcosa che può produrre bellezza e stupore. Insomma, una vera forma artistica. Il sito Gbmorphs è come il laboratorio del dottor Frankenstein, solo molto più allegro e piacevole. E’ una fucina di colossi, di mastodonti, superuomini. Insomma, di veri e propri mostri. Mostri, però, capaci di conquistare la simpatia di chi li guarda e – perché no? – svegliarne anche il desiderio.
E’ evidente che uomini di tale stazza non sono di questa terra. Tra le pagine dei fumetti, magari, potremmo riconoscere qualche loro lontano parente i certe versioni di Conan il barbaro o di altri eroi fisicamente superdotati. Infatti, le muscolosissime creature che popolano il reame incantato di GB sono lontane anni luce anche dai più fanatici culturisti rimpinzati di steroidi. Toraci ampi come mongolfiere, braccia come tronchi di quercia, spesso fregiate da ramificazioni venose di un realismo impressionante. Non mancano glutei colossali, spalle erculee e membri virili dalle dimensioni impossibili.
Le immagini usate sono di origine molto varia. Numerose foto sono reperibili in rete su altri siti a tematica ursina. Una quantità di immagini sono prese in prestito dal mondo del Wrestling e del fetish. Ma non sfugge neppure l’idolo bear Jack Radcliff, qui trasformato dal morphing in un titano dai bicipiti fenomenali.
Grizzly Boots, ne siamo convinti, è un vero artista. Non solo dimostra di essere più che a suo agio nell’uso del fotoritocco, ma ha avuto lo spirito di rappresentare, ricorrendo all’effetto del morphing, uno dei miti più irraggiungibili di una particolare branca dell’immaginario gay. La sinfonia assoluta dei muscoli e della forza bruta. Senza lesinare un pizzico di ironia, rammentandoci che i mostri erotici delle sue fantasie sono per l’appunto inesistenti, un eccesso, un simpatico scherzo.
Non ha alcuna importanza che la maggior parte delle foto sia già vista. Le star della pornografia ursina, i bellissimi modelli di Lynn Ludwig e la scuderia di muscolorsi del sito “Muscle X”, sono consegnati all’arte elettronica di GB a un panteon ideale dell’erotismo al maschile, e trasformati in numi del sesso traboccanti innocenza quanto sensualità. Più che assistere a un pretenzioso sogno erotico, GB ci fa scoprire i miti senza tempo della bellezza e del vigore. Meglio: la loro caricatura, con i suoi inevitabili limiti. E questo ci piace, perché oltre a deliziare la nostra vista e a stuzzicare la fantasia, ci fa ridere un po’ di noi stessi, dei cliché che nonostante tutto subiamo, dei nostri appetiti, dei nostri sogni spesso infantili.

La deformazione dei corpi ci rimanda quindi alla realtà, all’oggettività del desiderio, e alla verità fondamentale che nel mondo dell’eros esiste un elemento da non sottovalutare: la fantasia.
Oltre al pennello e all’obbiettivo fotografico, quindi, GB scopre un nuovo strumento artistico per produrre arte bear: per l’appunto, il morphing. Una lanterna magica attraverso la quale possiamo affacciarci su un mondo fantastico e stimolante un tempo lasciato esclusivamente all'immaginazione. Ma anche sull'abisso vasto e contraddittorio delle nostre fantasie.

[Articolo di Perdido]

Le immagini che accompagnano questo articolo sono tratte dal sito web http://www.gbmorphs.com E dal gruppo Yahoo! http://groups.yahoo.com/group/GBMorphs/

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