martedì 6 gennaio 2004

BAER-UND-DRANG: GIORNI DI TEMPESTA

[Articolo di Francesco Macarone Palmieri - Warbear]

Colonia, una metropoli dai mille volti che si espande a nord ovest di quel lander germanico chiamato NORTH REIN WESTFALIA, alla fine di una valle fatta di carbone, acciaio e strutture di cemento armato in disuso, chiamata Ruhrgebiet. E´questo il sito dove il concetto di industria pesante è stato coniato e dove tutte le armi per l'esercito
Nazista sono state prodotte nella seconda guerra mondiale. Rasa al suolo completamente dagli americani ed alleati, la Ruhrgebiet, ieri era metafora di lavoro pesante, sangue, guerra e morte, rappresenta oggi un uninverso multiculturale ai confini di quel nord che si trasforma nei Paesi Bassi. Colonia si propone come interzona multietnica, multigenere e multisessuale, in cui molteplici ibridazioni, dalle culture giovanili, alle sperimentazioni di musica elettronica, passando per immaginari queer, teatro estremo etc.. hanno dato vita ad uno spazio relazionale più libertario. E´ così che Colonia si è trasformata in una piccola San Francisco europea. I nostri trisavoli Romani compresero subito la potenzialità del territorio stabilendocisi in un contesto mite ed erboso dove la temperatura non era troppo bassa. E´ qui che si decise di porre le basi urbanistiche per costruire l´insediamento più a nord dell´impero romano. Probabilmente i festeggiamenti per la conquista portarono anche tante orgie tra gladiatori, legionari, mercenari e tutto ciò che l´idea di frontiera offre come margine creativo ed operativo.
Richiamati da questo ruggito ancestrale, non potevamo non fare i conti con i nostri desideri, per questo siamo partiti rafforzando le basi del ponte di comunicazione tra i Bartmänner - gli organizzatori del Bear Pride- ed EPICENTRO URSINO ROMANO. I nosrtri cari amici plantigradi tedeschi hanno iniziato i loro lavori piu´ di 10 anni fa, proponendo un panorama contenutistico dedicato completamente ad una visione locale degli orsi ma aperta e connessa in chiave globlale. Colonia si è poi rivelata un set eccezionale per lo sviluppo di questa traiettoria desiderante trasformando ciò che prima era stata chiamato "Bear night o Baerennacht", poi "bear weekend", infine "bear pride" con una festa di 6 giorni, in uno dei meeting di orsi più grossi al mondo.
L'avanguardia romana composta da me WARBEAR, Loppo, NERObear rafforzata dal patto di amore e acciaio con le nostre basi ursine tedesche, si è stabilita in loco per soffiare l´ardente furore romano sull'incendio dilagante. Il Bearpride era gia´ bello che iniziato al nostro arrivo, intorno a giovedi ma la convergenza massiva era in preparazione per il weekend. La sera stessa tutti i bar erano infestati da orsi di tutte le nazionalità, etnie, culture. Per entrare al Cox - il Lone Star Saloon del nordeuropa - ci si doveva tuffare e nuotare su stuoli di panze, peli e barbe con accenti impossibili mentre fiumi di birra "koelsch" a due euro a bicchiere, zampillavano come fontanesi mescolandosi ai continui WOOFS!!! esclamati dappertutto. A seguire, i locali designati per l´orgia di piaceri ursini erano il deck5 - dove si organizzano bearfuckparties mensili - ed il famoso HANDS: il club leatherbear per eccellenza. Immaginate duecento orsi sguinzagliati in preda a tempeste ormonali in questa caverna leather composta da una triplice area ovvero bar, cruising area, e darkrooms con slings piccoli palchi, sbarre, croci di sant´andrea e tutta la bearphernalia del caso. Il
locale ha tremato più volte, reggendo a stento l´impatto. Alle sette di mattina c´erano ancora orsi incastrati e ruggenti in preda ad atti di libidine violenta. Entrata gratuita, bevevi se volevi, birra a due euri, nessuna tessera, nessun filtro, nessun dresscode. Entrare in un posto del genere è un piacere già di per sé, solo ed esclusivamente per il fatto di
saltare tutti questi passaggi che ci affliggono torturando la vita sociale ursina (e non solo) italiana. Insomma, tempo di bruciare nella notte in preda ad un fuoco collettivo e gia´ ci trovavamo in fila per la bearsauna che ogni anno è qualcosa di pazzesco. Il venerdi della bärennacht alla sauna 30 è diventato ormai una leggenda ursina che si aggira per le connessioni impossibili tra orsi di tutto il mondo. Le prime bearsaune alla "30" iniziavano alle 3 di pomeriggio ma i proprietari sono stati costretti ad iniziare a mezzogiorno per il troppo afflusso. Nonostante questo, ogni venerdi precedente al party di elezione di Mr. Bear Germany, già alle 11 si formava una fila di un centinaio di orsi, nonostante le sferzate di freddo tagliente che ti arrivavano in faccia dritte dritte dall´Olanda. la fila stessa è diventata motivo di cruising ovvero gli orsi venivano solo per chiacchierare, riscaldare e rimorchiare i più (svariate centinaia) coraggiosi che avevano deciso di farsi ore di fila. Morire di freddo in fila per due ore vale comunque la pena visto che l´mmagine che si rivela è qualcosa di strabiliante. Basta varcare l´entrata per ritrovarsi in un giardino umano tattile composto da bestioni nudi e arrapati che si coccolano in infiniti cerchi, all´interno di un grosso salone composto da letti, poltrone, divani, cuscini, tutti connessi come un tetris in un´unica area.
Il contrasto tra il megalettone nero a 100 piazze e i gigacorpi irsuti e cazzuti che ci si rotolano sopra, è qualcosa di illuminante. A seguire, ci sono vasche ad idromassaggio, saune di tutti i tipi con lampade che producono colori diversi per la terapia di luce, "refrigerating areas" per abbassarela pressione e via discorrendo. Entrati alle 2 abbiamo guardato l' orologio ed erano le 9 di sera. Alle 10 iniziava il beardance party al Gloria quindi nel solito ritardo dell´orso giulivo e compiaciuto, siamo corsi in questo megacinema abbandonato e ristrutturato in un dancefloor abnorme sull'immaginario dei warehouse parties di fine ottanta; una specie di Hacienda ma straboccante di animali, nudi, sudati, perversi e in pieno groove. Ennesima esperienza oceanica di migliaia di orsi, con gente sempre nuova che sbucava dappertutto. Il
risucchio sul dancefloor era immediato dato che ti ritrovavi continuamente accerchiato da orsi seminudi e sudati che ti si strusciavano addosso fino a farti arrivare il cazzo in gola. Mood festosissimo ed empatico. terremoto in pista, urla, braccia levate e orsi fissi che ti leccano le ascelle. Troppo caos? Nein, dato che infilandosi in uno degli angoli piu´ oscuri dell´ex-cinema ci si ritrovava in una galleria fatta di camouflages che ti portava direttamente nella chill out dove gli orsi più coccoloni maturi e arrapati stavano spalmati a coccolarsi su cuscinoni in forma di lettere, musica ambient e cocktails a prezzi bassisimi. Un muro di monitor mandava bearmovies e alle sue spalle si apriva una dark room impraticabile per quanti orsi c´erano entro. Al piano di sopra c' erano una serie di bars - sempre a prezzi molto bassi tra cui uno con una mostra fotografica del fotografo di German Bear. Insomma, noi eravamo alla continua ricerca di mantenere una tempistica tedesca o almeno norditaliana ma, nulla da fare, non facevamo in tempo ad arrivare in un posto e rilassarci un attimo che erano già le sei di mattina. Per situazioni del genere si dovrebbe avere giornate di
72 ore almeno. Comunque con impegno decidiamo allora, saltando tristemente sia il raduno di bearwww.com (al quale hanno partecipato ben 70 world wild woofers) che il party alla redazione di "German Bear" fatto per la promozione mediatica dell´editoria di genere, di andare in tempo all'appuntamento allla Bären catedral, la megafestona nella Müllheim Stadt Halle con la premiazione di Mr. Bear Germany.
Ricordiamo anche che il nostro amico Klaus, l´ultimo Mr. Bear Germany è poi diventato mr. international bear all I.B.R. di quest´anno e anche se i contests ci annoiano da morire per la mancanza di ironia e gli "eletti" ci stanno sul cazzo, una lancia va spezzata a favore dei fratelli germanici. Ogni anno si rinnovano proponendo tematiche diverse. Quest´anno era il turno di Hollywood o meglio, della sua rivisitazione ursina. Scenografie a gogo emegapizze 35 mm
che si trasformavano in porte da varcare, in uno spazio abnorme. Gli interni erano strutturati ad L con una grossa vendors-area dove risiedevano tutti i gruppi di orsi, le produzioni e distribuzioni di bearmovies e bear merchandising con materiale fetish. Lì abbiamo piazzato il nostro bearstand, promuovendo tutto il nostro materiale e le nostre
attività (tra le quali Woof che spiccava orgogliosamente sullo stand). Il posto continuava aprendosi con una grossa hall sulla sinistra dove erano situati i bars e l´angolo di ristoro con ogni genere di cibo pornografico grasso e carnivoro tedesco, partendo dai megawurst passando per le schnitzel kotoletten e fiumi di mostarda che venivano fluidificati dal continuo flusso di koelsch. Quale posto migliore per installare la mostra di AM TEDDY BEARART ? nessuno , infatti nell´arco di un paio d´ore una piramide enorme di 10 posters 90 per 100 cms raffiguranti daddybears potentissimi ad opera del nostro caro Alex Bear, troneggiavano ammonendo della loro/nostra presenza tutti gli avventori. 6 e mezza puntuali, le porte si sono spalancate facendo riversare branchi e branchi di orsi ed animali di tutti i tipi-dimensioni-colori. Un´invasione totale fino ad arrivare al numero 2000. Un gathering klanico con un´energia maschile primordiale espressa in forma estatica.
Migliaia di persone si incontravano ed interecciavano e consumavano le loro storie ad una velocità impressionante. Fino alle 3 di notte il magma ursino ha fatto esplodere la Statdt Halle per poi defluire lentamente nei bars trai quali ovviamente l´Hands che ci ha visto come i più radicali avventori dato che alle sette di mattina eravamo gli ultimi
rimasti dentro. Le feste sono proseguite la domenica con un mega brunch luculliano al "Quo Vadiz", nel cuore della Colonia di stampo romano. La formula orsi+tavola imbandita = benessere e giovialità è sempre viva ed attendibile. La marea di peli e panze ha invaso Colonia fino a lunedi. Tutte le strutture ursine che lavorano concretamente a livello europeo hanno presenziato al megaevento. Salutiamo per questo con piacere Fred, il webmaster di bearwww e tutto il suo network, tutti i bearclub tedeschi e centronord europei come i Frankfurt Bären con una dedica speciale ai loro orsi sordomuti, dei veri e propri coccolifici ambulanti. Ricordiamo che portare la presenza ad eventi del genere, è facile con il cheap flying, costa poco in termini economici nella residenza in loco e fa bene ai genitali e all´anima; attivita´ fondamentale per la costruzione di reti di relazione e scambio tra orsi di tutto il mondo e tutto ciò che c´e´ prima-oltre-sopra-sotto il concetto. Questo significa, una volta per tutte, che il mondo degli orsi propone una visione integrativa e contemporaneamente altra rispetto al panorama gay dominante. Questa specifica weltanschaung, descrive un contesto aperto e molteplice che propone un processo continuo di mutamento e una decostruzione interna dei suoi stereotipi (di cui parleremo al più presto).


Netografia Ursina di Colonia

www.bearscologne.de (sito dei Bartmaenners)
http://www.cox-cologne.de/ (Cox Bear And Butch men bar)
http://www.zipps-cologne.de/ (Zipps Bear Bar)
http://www.tommys-cologne.de/ (Submarines Sandwitches e
megapaninoni per la vostra fame ursina)
http://www.sauna-vulcano.de/ (La seconda delle due saune dove
avviene il delirio il venerdi pomeriggio. La prima, ovvero la sauna
30, e' esattamente di fronte al Cox)
http://www.hands-cologne.de/ (Leather and Bear club pieno
zeppo di orsi)
http://www.chains-cologne.com/ (Hard Core Leather Club per gli
orsi feticisti e gli amanti degli immaginari piu' estremi)

Nessun commento: