In lingua inglese, la parola "woof" è il corrispettivo del nostro "bau". Il verso onomatopeico che ben rende l'abbaiare di un cane. Lo "woof" inglese, però, ha un significato più ampio. Non è peculiare della razza canina, ma di un'animalità più generica. Si riferisce all'ansimare rauco di un bestione ingombrante e peloso. Non è un verso di minaccia, ma uno sbuffo bonario. Nei paesi di lingua anglosassone, la cultura degli omosessuali grossi e pelosi chiamati Orsi ha adottato la parola "woof" come un verso d'intesa. "Woof" è un saluto, ma anche una sorta di parola d'ordine. Negli ultimi anni, questa breve espressione si è diffusa in tutto il mondo là dove il movimento del "Girth and Mirth" (Corpulenza e Allegria) ha trovato terreno fertile. Noi della fanzine, abbiamo pensato che "Woof" fosse dunque il titolo ideale per una pubblicazione a tema ursino. Un simpatico "Ciao" per chi già conosce e ama gli orsi. Un cordiale "Benvenuto" per chi si accosta loro per la prima volta.
Buona lettura. E naturalmente... Woof!
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In alto a sinistra, la copertina del numero zero ( fotocopiato), presentato nel Dicembre del 2000 alla manifestazione "Vucciria 2000". Il box in seconda di copertina con la spiegazione del titolo "WOOF!" sarebbe rimasto presente per alcuni numeri a seguire.
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