martedì 8 giugno 2010

Perdido Bear Art: Erik il Rosso


Inventai il look di Erik il Rosso e i grondoni che gli stanno accanto, come una forma di saluto ai visitatori del mio primo sito web. La schermata funzionava nel modo più classico. La scritta "Attenzione... sito con contenuto per persone maggiorenni... BlaBlaBla). Al centro, l'orsone rosso, serio e pudicamente coperto. I gargoyles invece avevano già le pundenda al vento, ma ritenni che essendo gli attributi in stato di riposo e trattandosi di statue, la cosa potesse anche passare. Ad ogni modo, per entrare nel sito si doveva cliccare sul pancione di Erik. Il risultato era che partiva un file audio con un forte tuono e una risata sinistra mentre veniva caricata la schermata successiva. Questa...  

...dove il personaggio si mostrava sorridente scoprendo le grazie e i grondoni esibivano erezioni granitiche, oltre a un ghigno magari poco rassicurante. Ad ogni modo, il goliardico benvenuto dil sito Perdido Bear e gli Orsi di Carta era questo, piacesse o meno. Bastava cliccare ancora una volta sulla pancia di Erik il Rosso per accedere all'indice definitivo, completo di rimandi alle varie gallery.  Erik il Rosso appariva ancora una volta di fianco ai bottoni che avrebbero condotto nelle varie stanze web. Di spalle, completamente nudo a eccezione di cappello, stivali, guanti e benda (lo vedete in questo post). Una curiosità: ricordo che questo personaggio (come look grafico, giacché la sua storia iniziò e finì con queste tre illustrazioni) piaceva molto a GianOrso, con il quale ci conoscemmo proprio in quei giorni. Il sito era povero, ma discretamente colorato. Lo gestivo da solo con l'aiuto di Front Page, e dal momento che i tempi erano un po' diversi (e il sesso nei miei disegni abbastanza esplicito), fu un sito nomade per un bel po', spostandosi su diversi spazi gratuiti fino ad approdare sul dominio di Porto Orso (altro storico sito relativo alla fanzine Woof!). 
Oggi, i blog dedicati alla Bear Art non si contano più, e la possibilità di usare il nudo è cresciuta parecchio (sebbene ci sia ancora qualche piattaforma che tende a censurare contenuti senza preavviso). In ogni caso, i tempi sono cambiati. Il Web 2.0 è diverso, e risponde a nuove regole. Molti dei miei disegni sono invecchiati male (temo), ma il loro posto è su Woof!, per il quale sono stati pensati, nati e amati.


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