Brutto?!

Dobbiamo ammetterlo. Questa rentrée di Alessandro Canino (risalente, peraltro, già a una decina di anni fa, e al programma tv "Meteore") ci era proprio sfuggita. Ma è stato possibile scovare una sua apparizione più recente (del 2007) che ci conferma e rafforza le impressioni suscitate dal video precedente. Non essendo dei consumatori abituali di musica leggera italiana, ricordavamo il giovanissimo Alessandro al suo debutto al festival di Sanremo del 1992 con la sua unica canzone celebre. "Brutta", tenerissimo dialogo con una compagna adolescente, goffa e occhialuta, schiacciata dal peso dei complessi e dalla solitudine, cui il protagonista rivela alla fine il suo amore, e che per lui "non è affatto brutta". La canzone di Canino, quell'anno, non vinse il festival, ma diventò uno dei trionfi "morali" di quella stagione canora, bandiera delle (ma anche degli) adolescenti un po' sfigati che avrebbero potuto trasformarsi in bellissimi cigni semplicemente trovando chi sapeva amarli.
Così come è sbocciato Alessandro, in modo sorprendente. E ursino. Del giovane imberbe e permanentato che calcava il palcoscenico sanremese è rimasta solo l'ombra del sorriso innocente. Non sappiamo che vita abbia condotto da allora (ma pare che ancora oggi, ogni tanto, conceda piccole epifanie nel mondo della canzone), ma troviamo che il piccolo cantore della bellezza interiore si sia trasformato in un orso bellissimo. Rivederlo, e sentirlo ancora cantare "Brutta", è stato un vero piacere. Ciao, Alessandro. Volevamo soltanto ricordare il tuo momento di popolarità... con in mano questi fiori, per poterti dire: tanti auguri, brutto!