mercoledì 11 maggio 2011

Bear Fiction: Zietti Over 60 [di Tigre Tigrotto)


Nascere e crescere in campagna è stata per me sempre una cosa alquanto positiva.
Mi presento; sono D ed ho 25 anni. Ho tutte le qualità di un “ragazzo-chubby” un bel pelo e un bel peso, e la storia che vi sto per raccontare, fortunatamente per me, è accaduta veramente.

Vi riporto indietro con la mente a circa un annetto fa. Era maggio e quella Domenica il sole picchiava pesantemente sulla testa degli invitati. Ci troviamo a casa di Zio M per festeggiare la comunione della piccola E, e tra i molti invitati spiccano dei personaggi che farebbero arrapare qualsiasi uomo. C’è lo stesso Zio M; 67enne bello in carne alto 1.70m e, con molto piacere, 90kg ben piazzati, suo cugino B 70enne un po’ più alto di Zio M ma sempre con una bella pancia, poco pelosa ma abbastanza pronunciata, per poi arrivare al magnifico Zio C. Mi soffermo un po’ di più con lui, e poi capirete il perché!
Zio C è un uomo di 75 anni con appena 1.60m di altezza per 95kg di peso…delle misure fantastiche! Capello bianco/grigio con un taglio curato. Uomo distinto, faccia sempre depilata, camicia sempre indossata che in questi giorni di caldo lascia intravedere un magnifico pelo che esce da un petto unico nel suo genere. Una pancia bella tonda e delle gambe fantastiche.
Con questi uomini, oramai in pensione, sono stato sempre bene e quindi con molto piacere ci passo intere giornate a lavorare nei campi. Questo mi ha dato la possibilità di vivere loro in un modo al quanto diverso e sicuramente piacevole. Sono uomini disinvolti che non si vergognano a parlare di pensieri sconci o a pisciarti a pochi metri di distanza. Vi racconto tutto ciò per dirvi che con loro oramai ho un rapporto confidenziale abbastanza instaurato… non vengo preso come il ragazzino della situazione e mi fanno partecipare senza problemi a discorsi da “adulti”.

Tornando al momento della festa. Il tutto si svolgeva al di fuori della casetta di Zio M. La cassetta ha annesso un garage e cantina a pochi metri dalla casa stessa.
E’ solito mio andare a pisciare sempre dietro questo garage perché si trova in una posizione strategica che ti permette di farlo senza troppi occhi indiscreti.
E’ solito anche di Zio M, Zio B e Zio C andare lì dietro a pisciare; chi più chi meno ha quella sorta di disinvoltura nel fregarsene e andarsi a fare una bella pisciata.
Zio B e Zio C mi danno delle bellissime soddisfazioni; non ci devi perdere troppo tempo che in una classica giornata all’aperto una pisciata di fuori te la fanno comunque… come dicono loro “...io preferisco così!”
In queste occasioni (quando so di essere tutta la giornata con loro) tendo a mantenermi la pisciata finché uno di loro non si addentra nell’andarla a fare di fuori.
Mai come in quella Domenica questa strategia mi è ritornata utile.
Ci trovammo davanti al tavolo del buffet io e Zio C a parlare di alcuni problemi sessuali che attanagliano le coppie “over 60” e della poca regolarità nel farlo, quando a un certo punto in lontananza vidi Zio B avvicinarsi verso il dietro di questo famoso garage. Allungai l’occhio e vidi che l’unico bagno presente nella casetta era occupato e in queste occasioni lui va lì solo per un motivo. Da qui in poi il panico perché dovevo trovare una buona motivazione per troncare il discorso che oramai aveva preso piede con Zio C e oltretutto cercare di non dare nell’occhio mentre mi avvicinavo anch'io al dietro del garage.
Purtroppo in queste occasioni il tempo è denaro; un solo secondo in più e non avrei potuto più assistere/partecipare a una scena bellissima.
Un po’ per questo momento un po’ per il discorso affrontato con Zio C io avevo il cazzo che mi pulsava nei pantaloni con una voglia irrefrenabile di saltare addosso allo stesso Zio C.

Comunque da lì in poi passarono 2 o 3 minuti e non ebbi la possibilità di avvicinarmi e condividere una pisciata con Zio B, speravo quindi nella buona volontà di Zio C e Zio M.
Per il gran numero degli invitati c’erano, appunto, il problema/vantaggio di avere un solo bagno ed esso fortunatamente era sempre occupato. Una buona notizia che mi fa riprendere dalla sfuggita soddisfazione che avrei potuto avere poco prima con Zio B.
Passano un paio di orette quando parlando sempre con Zio C, senza vergognarsi troppo, lui mi fa: “Io vado a fare un goccio d’acqua”. Le parole più belle che possa sentire da un uomo. Vidi che la direzione che lui stava per prendere era proprio quella del garage senza rendersi conto se l’unico bagno era occupato o meno.
Non mi feci sfuggire l’occasioni e gli dissi: “Ti accompagno va...” un modo per dire che anche io avevo bisogno di pisciare.
Non preoccupandomi per nulla se ero oggetto di sguardi da parte degli altri parenti, mi avvicinai insieme al magnifico Zio C verso quel posto magico! Se solo i pezzi di legna potessero parlare….
Mentre ci avvicinavamo continuammo a parlare; ora si parlava della politica venduta del nostro piccolo paese a pochi km da Roma. Uno schifo!
Come arrivammo lì dietro io rimasi stupito di una cosa incredibile... mio Zio M era lì che pisciava da solo!
Mi sono chiesto “Come cavolo non ho potuto accorgermene che lui si è allontanato… diamine, D, devi controllare 3 persone, mica 1000..”
Fu una sorpresa anche per Zio C che con una sorta di dialetto chiese a Zio M cosa stesse facendo; anche se il tutto era più che chiaro!
Mi resi subito conto che Zio M era da poco lì perché come arrivammo noi stava da poco pisciando… il getto non era eccessivo e in terra era ancora poco bagnato.

Zio C credo sia stato l’unico che mi ha dato più soddisfazioni di tutti sotto questo aspetto; con molta calma in tante altre occasioni ha affrontato la pisciata senza alcun problema, ma mai come quella volta mi diede la soddisfazione più grande; si avvicinò direttamente per mettersi al fianco di Zio M che tra i tutti è quello un po’ più vergognoso. Mentre si avvicinava io persi un po’ di centimetri di distanza per valutare bene la situazione... cavolo era tutto nuovo per me! Ma senza paura Zio C mi dice “Viè, D...” e io ovviamente non me lo faccio ripetere due volte!
Mi avvicinai mettendomi in fila con Zio M e Zio C e vidi che Zio C stava per tirare fuori il suo pisello mentre Zio M stava agli sgoccioli quindi mi sarei dovuto affrettare almeno per evitare che lui se ne andasse prima; invece così è stato. Iniziai anch'io la mia pisciata ma poco dopo Zio M si rinfilò il suo coso già abbondantemente strizzato nei suoi pantaloni e senza troppe pretese disse una frase e se ne andò! Mi reputai fortunato perché in parte riuscì a vedere il pisello di Zio M, piccolo e fantastico. Come piace a me!
Il bello deve ancora venire, è proprio qui che iniziano le danze. Appena Zio M con tutto la sua vergogna se ne andò Zio C ed io continuammo a parlare come se tutto quello che stessimo facendo faceva parte di una fantastica normalità. C’era di strano però che le parole che Zio C affrontava erano un po’ a mezza bocca ma ancora più strano era che lui continuava a guardare il mio pene con un’aria un po’ incuriosita. D’altronde per me affrontare questa situazione a tu per tu con lui era una sensazione bellissima ed emozionante ma sicuramente nuova, tanto che non sapendo come affrontarla guardai altrove. Con la coda dell’occhio confermavo che lui mi stava effettivamente guardando lì sotto!
Come una schioppettata se ne uscì con una frase, e mi disse: “Alla tua età, D, avevo il tuo stesso pisello... e adesso come puoi ben vedere si è ristretto alla grande!” accennando un piccolo sorriso io ero diventato tutto rosso… non mi sarei mai immaginato niente del genere ma soprattutto con un uomo del genere… credevo che il mio rapporto con lui si fermasse a confidenze varie e a qualche svista di pisello qua e la in occasioni simile a questa… ma niente di tutto questo!
Le mie parole diventavano sempre meno, non sapevo come rispondere alle sue evidenti provocazioni sul fargli vedere le dimensioni reali del mio pene, com'era quando era dritto, ecc…

Nel frattempo per entrambi si è finito da un pezzo di pisciare e ci si ritrova con questi cosi di fuori perché lui non accennava a rimetterselo dentro e io non sapevo che fare viste le domande che mi faceva in merito al mio pisello… e poi che dire; mi piaceva stare così, quindi perdevo anche tempo apposta.
Oramai era passato già un bel po’ di tempo, sicuramente nessuno reclamava la nostra assenza ma per evitare che ci venissero a cercare (soprattutto Zio M che ci aveva visto lì) io mi anticipai in un momento di silenzio nel rimettermi apposto e allontanarmi, ma quando feci per mettermi apposto lui mi disse: “Fammi vedere una cosa…” e senza la mia approvazione mi prese il cazzo in mano che (non so come sia possibile) era ancora bello moscio e mi tira fuori il glande.
Se lo guarda per un po’ e mi disse: “Ah ok… no perché vedi io che c’ho!” se con la sinistra mi teneva il mio con la destra si prese il suo e lo mise a confronto con il mio. Un’occasione più unica che rara. I piselli che erano a pochi millimetri l’uno con l’altro e Zio C che li confrontava per un motivo a me ancora sconosciuto. Fortuna che le sue parole non generavano domande a cui servivano risposte, perché da li in poi non ho capito più nulla… il pisello mi si stava addrizzando in una velocità incredibile e lui se ne accorse. Mi disse: “E adesso!? Che sta succedendo?!” e io: “E adesso zì… me lo stai tenendo…” lui quasi sorpreso: “Ma perche ti piace?!” e io molto sorpreso (anche della mia risposta) “A chi non piace?”.
In quel momento tutti e due ci stavamo guardano fisso negli occhi e Zio C mentre teneva con la mano destra il suo cazzo (che non avevo il coraggio guardare altrimenti gli avrei sborrato in mano) e con la sinistra il mio oramai dritto al massimo, iniziò dolcemente ad accarezzarlo.
Io andai quasi in estasi ma purtroppo ci stava sfuggendo di mano la situazione… ora era veramente passato tanto tempo e noi dovevamo assolutamente andarcene.
Prima che feci io il primo passo lui senza troppa fretta si stacco dal mio coso e mi disse: “Andiamo di là, va...”. Ci risistemammo e raggiungemmo gli altri.
Non ebbi nessuna forza per affrontare di nuovo il discorso, nemmeno per chiedere spiegazioni. Mi trovai un po’ a disagio perché non facevo altro che pensarci. Era fantastico avere quella sorta di scambi di sguardi tra me e lui; quegli sguardi che si hanno tra due persone che condividono un segreto.
Mi allontanai un minuto dalla festa per raggiungere casa mia che è attaccata a quella di mio Zio M.
Mi chiusi in bagno e mi feci una sega… non ho mai sborrato così tanto come quella volta in tutta la mia carriera da masturbatore.
Mi ripulii per bene e me ne tornai dagli invitatiti.
Il resto della giornata andò per il meglio, senza nessun problema tornai a fare discorsi seri con Zio C;  ma certo non posso non ammettere che il pensiero c’era, c’è e ci sarà.

Vostro D.

P.S. Piuttosto che mettere una racconto fantasioso e abbastanza spinto ho preferito parlare di una cosa fin troppo piacevole che mi è capitata.
Scrivetemi su tigre.tigrotto@hotmail.it per conoscere nuovi risvolti avuti con Zio C ma anche con Zio B e Zio M, con la presenza di nuove e bellissime persone!
Grazie

[Illustrazioni di Hutch Artwork]


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