Qualche personaggio, e certe scene gustose piacerebbero molto a Ralf Konig. E in verità, in Gayxample, webserial di produzione spagnola, c’è parecchia dell’ironia del grande cartoonist tedesco, così come molto del variegato popolo gay da questi ritratto nei suoi fumetti. Si può riconoscere anche un pizzico agrodolce della provocazione all'Almodòvar, ma soprattutto quella sensibilità tutta iberica che negli ultimi anni ci ha regalato molti gioielli cinematografici a tematica omosessuale, come Chuecatown e Cachorro.
Gayxample (pare si pronunci gai -sham- pleh) ha alzato il suo sipario virtuale lo scorso 12 Marzo, e sta attualmente riscuotendo un ottimo successo al ritmo di un episodio settimanale di venti minuti, puntualmente online ogni Sabato. Il titolo fa esplicitamente riferimento a Eixample, noto quartiere di Barcellona dove ferve la vita gay. Gayxample è una piavole sorpresa per due motivi. Il primo è la scoperta di un serial (qualcuno lo definisce “webnovela”) LGBT a 360 gradi, dove si narrano le vicende di gay, lesbiche e transessuali in relazione al quotidiano e alla convivenza tra diversità. La seconda è proprio lo strumento Internet messo al servizio di una fiction libera da condizionamenti e censure, in grado di raggiungere chiunque sia disposto ad ascoltare, con l’apprezzabile iniziativa di proporre la serie in più lingue selezionabili (compreso l’italiano) tra i molti sottotitoli (altre lingue sono l’inglese, francese, tedesco, portoghese e olandese).
Gayxample, nasce da un progetto del regista italiano Giuseppe Storelli (nato a Milano e operativo a Barcellona dal 2002) che ha fortemente creduto in questa webserie.
«Il mio intento era fare qualcosa che contribuisse a una maturazione sociale», spiega Storelli. «Spesso la gente si trova a dare giudizi basandosi su meri cliché. Gayxample si propone di mostrare la realtà da un punto di vista omosessuale, lesbisco e transgender, nella speranza di abbattere i preconcetti e cementare un sentimento di solidarietà trasversale. Esistono, purtroppo, anche gay che si discriminano a vicenda, a volte solo per allontanarsi dallo stereotipo. Prendiamo i gay non udenti, che parlano un loro peculiare linguaggio e a volte incontrano difficoltà a essere accettati anche all’interno dello stesso ambiente omosessuale. Gayxample parlerà di tutto questo. Stiamo riscuotendo un buon successo e io sono entusiasta di lavorare con un team così affiatato.»
Il cast di Gayxample è composto sia da attori professionisti, sia pure non tra i più noti, e interpreti presi letteralmente dalla strada. Gli spunti narrativi sono inventati, ma attingendo generosamente al vissuto di ognuno e alle esperienze personali del regista. Partendo dalle vicende di Alex e Ivan, coppia alle prese con l’arrivo di Xavi, il nipote eterosessaule e vagamente omofobo del primo, ci si avventura pian piano in un cosmo in espansione, dove le storie di gay e lesbiche prendono forma e colore. L’elemento ursino, per molti versi caro al sentire ispanico, è presente e si fa presto notare, amalgamandosi alla perfezione con il mosaico che la serie costruisce di puntata in puntata.
Auguriamoci che l’esperienza di Gayxample maturi ed esploda. Tanto per i suoi contenuti che per la sua forma tecnica di webserie, indipendente e di conseguenza dalle potenzialità ancora tutte da scoprire.
Cast di Gayxample: Andy Valaresso - Francisc, Anna García Cuartero - Núria, Babeth Ripoll - Montse, Catalina Inés Florit - Anna, Eider Sainz de la Maza - Gisela, Iván Yáñez - Toni, José Antonio Pérez Sánchez, "Jasp" - Miguel , José Luis Miranda - il marito di Alicia, Josep Gámez - Lluis, Kikko Bonometti - Alex, Manuel Tello - un attore nel cabaret, Marco Rodríguez - Francesc, Mireia Sabadell - Alicia, Rafa Tejada - Ivan, Raúl Aybar
1 commento:
Intrigantissimo!!
Gli etero sono così noiosi!
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