sabato 9 maggio 2009

GUIBOS: ed è ancora Bear Art

Mentre procede la traduzione in italiano del suo fumetto "El òsculo hirsuto - Baci a bruciapelo", Guibu ha da poco fatto esordire un nuovo blog: "GUIBOS", sempre dedicato alla sua bear art, ma stavolta incentrato su illustrazioni singole, a colori, che dimostrano la progressiva evoluzione di uno stile caratteristico, solo in apparenza stilizzato, ma in realtà capace di rendere le linee fondamentali di una sensualità ursina con pochi colpi di matita.
Si conferma la preferenza di Guibu per i daddies e per il sesso esplicito, i corpi monumentali spesso coperti di peluria diffusa, i folti baffi e i lineamenti marcati. L'uso del colore, con la scelta di tonalità pallide e crepuscolari, conferisce ulteriore rotondità alle forme dei suoi personaggi. Una galleria di bonari Falstaff in amore, come il buon Funes, il sensibile (e infoiato) poeta di mezza età che abbiamo imparato a conoscere negli episodi di "El òsculo hirsuto". Guibu mette qui in scena la sua personale galleria di maschere ursine senza preoccuparsi dei fondali, ma affidando i suoi orsi a un bianco sporco o a neutri grigi che ne fanno risaltare le pachidermiche silhouette, pronte a schizzare impetuosi geiser seminali a testimonianza del piacere illustrato.
Un artista dalle caratteristiche peculiari in via di veloce maturazione, che rappresenta su carta i propri feticci erotici senza filtri, riuscendo a esplicare in modo efficace quanto semplice la rozza materia del desiderio: l'oggetto sessuale ursino, e rendendo iconica la sua sensualità attraverso la rappresentazione dell'età matura così come della massa corporea.
Una nuova firma nel panorama della bear art che merita di essere tenuta d'occhio.


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