venerdì 21 maggio 2010

Cazzi tuoi!!!

"Cazzo è una parola della lingua italiana, di registro colloquiale basso, che indica, in senso proprio, il pene. Non è un semplice sinonimo del termine anatomico, bensì rappresenta una forma dell'espressività letteraria e popolare. Talvolta nella lingua parlata può essere utilizzato per il compiacimento nell'uso di un termine proibito o di registro eccessivo, il che non può essere reso dal semplice uso di «pene!». Il termine è usato piuttosto spesso nella lingua parlata anche senza correlativo semantico, con la funzione linguistica di "rafforzativo del pensiero", ovvero come un intercalare con funzione emotiva per rendere un'espressione colorita o enfatica. L'uso come intercalare sembra essere più diffuso in Italia che nel Canton Ticino."

[Wikipedia- Vedi alla voce “Cazzo”]

“Uno dei concetti, che più frequentemente ricorre nelle parole derivate e nelle locuzioni che usano il termine, richiama l'irrazionalità oppure atteggiamenti collerici ed aggressivi, oppure ancora è usato per aggiungere significanze dispregiative per alcune attività umane, quasi che l'organo menzionato fosse, per antonomasia, l'antitesi della parte razionale ed intellettiva (il cervello).”

Ibidem

“Il termine ricorre in numerosi proverbi diffusi nelle diverse regioni d'Italia. In essi la salacità, una buona dose di humour ed un'attenta osservazione della quotidianità, si mescolano in un tutt'uno con la saggezza popolare.
Si riportano alcuni di questi proverbi:
*(napoletano) A 'o cazzo, 'o culo e 'a fessa fanne felice 'o stesso (per il soddisfacimento sessuale va bene sia il davanti che il di dietro. Detto quando non importa la scelta che si deve fare).
* (genovese) O belin o l'è comme o speziä, o l'à bezeugno do mortä, Il cazzo è come il farmacista, ha bisogno del mortaio, cioè deve sfogare le sue esigenze sessuali.”
Ibidem


“Questo termine si collega, nella lingua italiana moderna, ad una numerosa serie di derivati, molti dei quali hanno un tono di volgarità minore, tanto da essere usati, o quantomeno tollerati, da molte persone, seppur solo in conversazioni informali.

Si riportano qui di seguito le locuzioni più diffuse:

    * Accezioni ed espressioni negative (persone):
          o che faccia di cazzo! a seconda del tono in cui viene detto, può avere diversi significati: una persona sgradita, soprattutto perché antipatica di primo acchito; oppure una persona dai lineamenti somatici non particolarmente belli; o anche una persona sfacciata (quindi una variante di "faccia di bronzo").”

Ibidem

“Testa di cazzo (ma anche cazzone): persona stupida, ignorante o stolta, priva di raziocinio, totalmente refrattaria a qualsiasi tentativo di migliorarla o farla ragionare (può essere riferito anche ad una donna); è talvolta enfatizzato  con un aggettivo rafforzativo, p.es. è un'emerita testa di cazzo.” 

 
"Cacacazzo o cagacazzo o cacacazzi: vien detto di persona che dà fastidio o crea problemi”.

“Cazzone: persona stupida, non intelligente o incompetente (nonostante si arroghi, invece, autorevolezza)."

 
“Eccheccazzo!: esclamazione di una persona in collera e spazientita.”

“Incazzarsi: arrabbiarsi, perdere il controllo di sé (usato indifferentemente da uomini e donne), da cui incazzato ed il sostantivo incazzatura.”

 

“Cazzata: una affermazione oppure un’azione qualsiasi che sia stupida, sciocca, o priva di senso ("dice / spara / fa cazzate": vedi più sopra cazzaro); oppure un’azione decisamente sconsiderata, pericolosa, dannosa ("Ha fatto veramente una grande cazzata!"). Nelle versioni edulcorate il termine viene talora reso con cassata.”   


 “Cazzi amari, cazzi acidi, cazzi da cagare, cazzi per il culo: queste espressioni - sinonimiche fra loro - indicano gravi problemi previsti in futuro, o conseguenze nefaste. In dialetto romanesco l'espressione e mo so' cazzi indica appunto l'arrivo di problemi, di situazioni o di conseguenze spiacevoli e corrisponde all'italiano adesso sono guai.”

[Wikipedia- Vedi alla voce “Cazzo”]

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