venerdì 14 maggio 2010
Asgardiano senza veli!
E' sempre stato uno dei personaggi più bearish presenti sulle pagine di Thor, il fumetto Marvel dedicato al dio del tuono norreno. Concepito sulla carta dal compianto disegnatore John Buscema, che gli conferì in parte le proprie abbondanti fattezze, il pachidermico e allegro eroe asgardiano ha raccolto negli anni le simpatie dei lettori orsofili, scavando un solco profondo nella fantasia di chi, leggendo i fumetti Marvel da ragazzo, s'incamminava verso una maturità caratterizzata dall'orsofila. Parliamo di Volstagg il voluminoso. Gigante dalla rossa e fluente barba, mostruosamente grasso e vanaglorioso, ma dallo spirito indomito e nobile. Insomma, l'equivalente di Porthos dei tre moschettieri per l'ormai altrettanto celebre trio di guerrieri asgardiani (Fandral lo scattante e Hogun il fosco, gli altri due) che accompagnano il dio Thor nelle sue avventure.
Mentre si prepara a esordire anche sul grande schermo nella pellicola Thor diretta da Kenneth Branagh, ma con un fisico ridimensionato (lo interpreta l'attore Ray Stevenson, il protagonista di Punisher: War Zone), quest'anno Volstagg è stato protagonista del momento più ursino sulle pagine di un fumetto di supereroi. Un brivido erotico che i suoi maliziosi fans attendevano da decenni. Parliamo dell'albo Thor Giant Size Finale n. 1, capitolo conclusivo del ciclo scritto dallo sceneggiatore J.M. Straczynski e disegnato dall'evocativo Marko Djurdjevic, in questi giorni anche nelle fumetterie italiane.
Il momento epico è il seguente. Creature incantate bersagliano con raggi di fuoco il nostro gruppo di eroi. Volstagg urla «Dietro di me!» e avanza come un rinoceronte alla carica facendo da scudo umano ai suoi amici. Le fiamme lo investono, ma non potendo bruciare il suo immenso corpo invulnerabile, riducono rapidamente in cenere ogni indumento. Quello che raggiunge e sbaraglia il nemico, dunque, è un Volstagg completamente nudo, furioso e tremendamente sexy.
Il sospetto è che il sentimento ursino si stia facendo strada anche nei media più insospettabili. Infatti, nonostante il nostro eroe non appartenga esattamente alla cassifica dei belli più blasonati di casa Marvel, il dialogo che segue è dominato da una tensione palesemente erotica e allusiva.
Tutti gli altri personaggi (tra cui una donna), scampato il pericolo e davanti al corpaccio fumante dell'amico si lasciano scappare esclamazioni come «Aye!» («Wow!»), «Stunning!» («Stupendo!»). Lo stesso omone nota l'imbarazzato interesse reagendo con un compiaciuto «What?!» («Che avete da guardare?!»). La donzella si avvicina pure, e mormora: «Suppongo sia per questo che lo chiamano Volstagg il Voluminoso!». Ma in lingua inglese, la parola è mighty, cioè "il possente". E lo sguardo di tutti, damigella compresa, non è rivolto agli occhi, né alla pancia, ma molto più in basso. Volstagg risponde alla signorina dicendo: «Pagheresti per questa vista?», e a un imbarazzato «Io...» ribatte: «Allora faresti meglio ad allontanare lo sguardo. Anche se potresti metterci un bel po' di tempo.» E lei: «Questo è sicuro.»
Le allusioni, neanche tanto velate, lasciano immaginare che la cultura bear stia iniziando a strisciare e a fare capolino anche su pagine insospettabili. Non c'è dato sapere se questa gag sia stata inserita volontariamente come spezia piccante a beneficio di certo pubblico, o se è sfuggita dalla penna degli autori... così, come un lampo primordiale. Una cosa è sicura. Volstagg si conferma un'icona bear di tutto rispetto. Le matite di Djurdjevic hanno reso onore alla sua larga sagoma, e i sogni di molti Marvel fans di caratura ursina saranno bagnati per molto tempo.
E sì. Per Asgard!
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2 commenti:
Hai proprio ragione, sembra che anche media finora dedicati ad eroi dal fisico perfetto stia strizzando l'occhio ai bear.
Sì. Ed è elettrizzante. :)
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